La triste serie di incidenti mortali sul lavoro non accenna a fermarsi: i dati diffusi da Inail qualche settimana fa e le cronache recenti, segnalano una statistica preoccupante. La tragica morte dell’operaio precipitato senza protezioni dal tetto su cui stava lavorando è solo l’ultimo caso, ma da gennaio a luglio 2022 si sono verificati 569 infortuni con esito mortale (Relazione Inail su infortuni e malattie professionali, 30/08/22). Si tratta di un numero spaventoso e che impone una riflessione sulle cause di una tendenza tanto pesante.
Come prevenire gli incidenti sul lavoro in quota?
Detto questo, bisogna agire affinché i numeri cambino in positivo. Nel caso dei lavori in quota, le principali leve per farlo sono la formazione e l’addestramento, la progettazione corretta dei sistemi anticaduta e l’uso corretto dei DPI da parte dei lavoratori. Approfondiamo un punto per volta:
- Formazione e addestramento: prima di iniziare a svolgere lavori in quota è necessario che i lavoratori seguano i corsi stabiliti dalla legge. Oltre al corso per addetti ai lavori in quota, gli addetti devono essere adeguatamente addestrati all’uso dei DPI.
- Progettazione dei sistemi anticaduta: prima che i lavoratori possano iniziare a svolgere la propria attività, i tecnici della sicurezza valutano in sede di sopralluogo l’insieme di dispositivi da installare e di misure di prevenzione e protezione da adottare, con l’obiettivo di scongiurare il rischio caduta. I sistemi anticaduta comprendono le linee vita, alle quali i lavoratori si agganciano durante la permanenza in quota.
- L’uso dei DPI: i lavoratori che svolgano la propria attività in quota vanno addestrati all’uso corretto dei DPI, come ad esempio le imbracature di sicurezza o i cordini.
Più in generale, l’aspetto fondamentale è la prevenzione, unita alla diffusione di una solida cultura della sicurezza sia presso i datori di lavoro che presso gli operatori. Per saperne di più o per fissare un appuntamento, contattaci all’indirizzo info@csl-sicurezza.com o al numero 3337855215.