Nella primissima mattinata di ieri, domenica 8 maggio, l’ex zuccherificio di Chieti è stato demolito. Le operazioni sono state svolte in piena sicurezza, grazie al coordinamento delle attività svolto dall’Architetto Michele Lorusso, che si è avvalso della consulenza del team CSL per assicurare la piena tutela della salute e della sicurezza degli addetti presenti sul posto e della zona circostante.

Alle ore 5.45 circa, l’edificio di circa 3.900 m² di proprietà della Toto Holding S.p.a., è stato raso al suolo mediante un’esplosione controllata, conclusasi nel giro di pochi secondi. L’abbattimento è stato innescato da una miccia detonante costituita da pentrite, che ha attivato le 1100 microcariche posizionate sui 130 pilastri portanti, con una velocità di detonazione di circa 8400 metri al secondo, pari a circa 30.000 chilometri orari. In poco più di un secondo le parti murarie ed in cemento armato dell’edificio sono collassate.

Ex zuccherificio Chieti: demolire in sicurezza

La demolizione, come anticipato, è stata eseguita garantendo la piena sicurezza degli addetti ai lavori. Il team CSL si è occupato di fornire assistenza al Dott. Lorusso, CSP/CSE del cantiere. Considerando il potenziale impatto sull’intera area circostante, è stato necessario studiarla preventivamente e in modo approfondito, attraverso la collaborazione con la Toto Costruzioni, i professionisti che si sono occupati dell’esplosione e le autorità competenti.

Nei giorni scorsi sono state eseguite ispezioni approfondite e campionature che hanno escluso la presenza di sostanze nocive, come l’amianto, e sono stati installati sette sismografi per monitorare l’effetto sul vicino gasdotto Snam, sugli edifici di via Piaggio e sulle altre strutture dello stabilimento: nell’area dell’ex zuccherificio sono infatti ubicati altri edifici, anche a pochi metri di distanza, che non hanno subito alcun danno.

Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento con i nostri professionisti, scrivi all’indirizzo info@csl-sicurezza.com o chiama il numero 0854470679. Di seguito il video dell’intera operazione: